mercoledì 13 novembre 2013

Tranquilli!

Remember always that...











































(...perdonate questa interruzione nella serie delle autocritiche, poi ricominciamo subito. Mentre ripasso, sotto la mia volta cranica pelata, il prossimo post, scoppio a ridere da solo per strada: speriamo solo che non mi internino prima! Mi sembrava però giusto rassicurare alcuni. Er Cavajere Nero ha tanta musica, to beguile his cares, che in grande parte sono anche le vostre, o, se volete, per regolare la propria serotonina - visto che questo è anche e soprattutto un blog di tecnici. Vi ringrazio molto per la vostra sollecitudine: essere dalla parte della ragione, lo so e lo sapete, non basta, ma ognuno di noi ha, ne sono certo, anche qualcosa in più. Io, ad esempio, ho Purcell, e tanti altri antiqui homini, che per loro humanità mi rispondono. Oltre ad avere due splendidi figli, una impareggiabile compagna, e il ricordo di tanti ottimi maestri.

Portae inferi non preavalebunt!)

10 commenti:

  1. Non scordare la luna!
    "La lune était en son plein, le ciel était découvert, et neuf heures du soir étaient sonnées lorsque nous revenions d’une maison proche de Paris, quatre de mes amis et moi. Les diverses pensées que nous donna la vue de cette boule de safran nous défrayèrent sur le chemin. Les yeux noyés dans ce grand astre, tantôt l’un le prenait pour une lucarne du ciel par où l’on entrevoyait la gloire des bienheureux ; tantôt l’autre protestait que c’était la platine où Diane dresse les rabats d’Apollon ; tantôt un autre s’écriait que ce pourrait bien être le soleil lui-même, qui s’étant au soir dépouillé de ses rayons regardait par un trou ce qu’on faisait au monde quand il n’y était plus. « Et moi, dis-je, qui souhaite mêler mes enthousiasmes aux vôtres, je crois sans m’amuser aux imaginations pointues dont vous chatouillez le temps pour le faire marcher plus vite, que la lune est un monde comme celui-ci, à qui le nôtre sert de lune. » La compagnie me régala d’un grand éclat de rire. « Ainsi peut-être, leur dis-je, se moque-t-on maintenant dans la lune, de quelque autre, qui soutient que ce globe-ci est un monde. »
    Cyrano de Bergerac, "L’Autre monde ou les états et empires de la Lune"

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  2. io Invece Preferisco Ricordare Questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=CkHaE699Iuc

    Comunque, sarei un ingrato se non dicessi:
    http://www.youtube.com/watch?v=WyOJ-A5iv5I

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    1. Ovvio che perderemo. Le rivoluzioni le fanno le élite, e voi ascoltate musica bolscevica. Io ci provo, ma se remate contro, vi tenete l'euro con annesso bagno di sangue!

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  3. proposta: con l'andata verso la nuova moneta, ristabilita la sovranità, si attua nel Bel Paese l'accordatura a h432 per tutto e tutti! crepi l'avarizia!!!

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  4. :D la musica bolscevica mi fa morire... Grande!

    un modesto contributo... all'armonia italo-alemanna:
    Italian Concerto

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    1. (grazie per avermi rassicurato. Ma sai che qui la Comparone è brava? Non mi piace come suona la musica francese, ma questa è una bellissima esecuzione, ordinata, deutlich, come diciamo noi a Pescara...)

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    2. ...e nota che suona filologicamente in piedi, perché (in effetti prima di Bach) le donne non potevano sedersi per non mostrare la caviglia agli astanti. Bei tempi quelli. La Pfizer non c'era, e si capisce anche perché...

      Che poi è il motivo per il quale il mio Ruckers non ha il coperchio della tastiera: perché a quei tempi era a ribaltina, come dire che oggi, sedendo seduto, ti sbatterebbe sulle ginocchia (mentre se stai in piedi ovviamente no). Eh, quante cose ci sarebbero delle quali vorrei parlarvi... Togliamoci questo euro dalle palle e poi ci divertiremo...

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    3. Ma magari.

      Quanto è importante dire già adesso che la ricostruzione per noi sarà soprattutto fondata su quel proprium che celebra la ricchezza imprescindibile di ognuno, che la guerra toglie, fa sparire e svaluta a stupido orpello. Ma è quello che ci tiene aggrappati alla vita anche adesso, sotto il cuscino della camerata: cosa sarebbe di noi senza il pensiero incessante di poter tornare ad essere noi stessi?

      Ribadire allora che la simmetria è anche per *ciascuno* poter tornare ai suoi smisurati silenzi e profondissima quïete, al suo cibo. Tornare ad esso, o scoprirlo, che forse è sempre così. L'uomo è maßlos, non vive di solo pane, ma di tutte le parole che lo trascendono e che in fondo non afferra mai interamente.

      Noi amiamo l'Europa, e in essa è la nostra cultura - noi stessi - che non vogliamo perdere. E se ognuno sarà in grado di non perdere, di ritrovare sé stesso, non sarà la più importante prova di una vera fratellanza?

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  5. ...e continuando a navigare tra la musica barocca, il Tubo mi inonda di pubblicità di Alliaz e Mercedes... Purcell e Vivaldi Pud€!!

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