sabato 18 aprile 2015

Quando si scrive un libro...

(continua...)






















17 commenti:

  1. gentile professore,
    ci saranno altri che faranno a gara per "aver detto prima di bagnai le cose che solo ora dice bagnai". Le hanno dette prima, sarà vero, ma le hanno esposte male, e le hanno esposte male VOLONTARIAMENTE. Ossia, non si sono fatti in quattro per essere più chiari allo stolto cittadino comune, non si sono fatti in quattro per andare in tv a spiegare tutto come se stessero parlando a bambini di quinta elementare. Si sono accontentati, più o meno volontariamente.
    Infatti, il sistema li tollera perché tollera sempre un certo grado di diffusione della verità. Tanto quella verità arriverà a pochi. Ed arriverà a volte anche in modo complicato, difficile da cogliere nel suo pieno.
    Ed infatti il sistema ora sa ben usare studiosi come Cesaratto e La Malfa, che infatti invece di tacere e contribuire a formare il battaglione antieuro, anche sotto una bandiera politica comune, mettendo TUTTE le differenze da parte per unirsi nell'unica VERA battaglia utile, non si stanno facendo in quattro nemmeno ora, e il sistema ne gode!
    Ma non è tutto. Ora sorgerà o si acuirà il problema dei FALSI AMICI. Adesso coloro che si dipingevano o apparivano come una spalla destra di bagnai potrebbero girarLe le spalle, scrivere articoli attaccandoLa per essersi avvicinato alla lega nord, attaccando così anche borghi... il sistema è forte, perché anticipa le mosse, crea falsi amici che all'occorrenza pugnalano alle spalle, ricorre a tecniche impensabili che utilizzerà all'occorrenza.
    Sia forte, anticipi le mosse del sistema (che per professione anticipa le sue mosse, è fortissimo in questo!), abbia sempre a portata di mano gli antidoti, appiani le differenze (quelle frivole, ovviamente) con coloro che reputa onesti per combattere la BATTAGLIA UTILE.
    grazie per il tempo che dedica agli italiani.

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  2. ...un libro che è una rivelazione, una liberazione.

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  3. “Ho pensato che se devo servire gli uomini con i miei scritti l'unica cosa che devo, e che ho il diritto di fare, è smascherare i ricchi nella loro non verità e mostrare ai poveri l'inganno a cui soggiacciono.”

    Tolstoj, I Diari

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  4. Bella Lecce! Se vuole mangiare la cucina tipica (si faccio pubblicità ma non mi pubblichi!) vada a via colonnello costadura, piccolo ristorantino...è la fine del mondo!

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  5. L'Italia può farcela.

    Un titolo che esprime al contempo una SPERANZA, una PREVISIONE e un AUGURIO.

    Praticamente un titolo UNO E TRINO...

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  6. " le élite italiane hanno visto nel progetto di integrazione monetaria europea un’opportunità per fare i conti a casa propria con i propri sottoposti. La politica del cambio forte prima, e l’entrata nell’euro dopo, sono state uno strumento di “disciplina” dei sindacati, e questo è nei libri di testo. Quello che è sfuggito ai non molto lungimiranti imprenditori italiani è che usando la logica del “o tu ti fai pagare di meno o il prodotto non è conveniente, e quindi io o chiudo o delocalizzo”, ricattando i lavoratori con la complicità di sindacati privi di nozioni di economia, privi di visione strategica, e completamente asserviti all’obiettivo tattico di conservare il posto a chi ce l’ha fin che ce l’ha, l’unico obiettivo che i non molto lungimiranti di cui sopra sono riusciti ad ottenere è stato quello di distruggere la domanda interna del paese."
    Esattamente quello che successe a me negli ultimi anni in cui rimasi a lavorare al Cineca. Avevamo un contratto scaduto da tre anni e mezzo e in questo periodo la direzione batteva sempre su di un unico punto: il costo del personale. Questo nonostante fosse evidente a tutti che si potesse risparmiare in molti compartimenti, non solo sul personale, e col personale disposto (senso di responsabilità nonostante tutto) a fare dei sacrifici a fronte di un taglio dei costi omogeneo e non focalizzato solo ed esclusivamente sui salari.
    Ci fu anche uno sciopero, non servi' a nulla. Avevamo i sindacati di fatto contro, ci dicevano di accettare il nuovo contratto (peggiorativo sotto tutti gli aspetti) perché fuori non tirava una bella aria. Eravamo dei "privilegiati".
    Io ho scoperto che all'estero il mio lavoro vale almeno tre volte quello che il Cineca mi pagava (dico almeno perché adesso e' di più): privilegiati? Ero amareggiatissimo, lasciai il Cineca e l'Italia (#maandateveneaffanculo).
    C'ero solo io a pensare che se questa linea avesse vinto in tutta Italia, sarebbe stata una vittoria di Pirro per gli imprenditori. A chi li vendi i tuoi servizi? A chi i tuoi prodotti? Molti imprenditori di una certa eta' fanno fatica a parlare in italiano (mi riferisco ai dialetti), quanti di loro parlano correttamente almeno una lingua straniera? Tutti all'estero volete vendere? Good luck with that, direbbero qui. Ci sono già arrivati i tedeschi comunque, non credo ci sia spazio per tutti, come infatti le chiusure di questi anni dimostrano. Non fa niente, il mantra era ed e' rimasto: basta che spendo poco (o niente) per il personale.

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  7. la prima volta che sono stato a Lecce, quando sono arrivato in quella piazza mi sono sentito un po' come Pietro sul monte Tabor: è bello per me stare qui... costruiamo una tenda... etc.


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  8. Proof., lei deve andare a vedere la chiesa di Santa Croce.
    Bellissima. Noterà che ogni statua sulla facciata è diversa e unica.
    Poi anche il rosone merita.
    Lecce è bella.

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  9. Leggere un libro è facile, capirlo può essere difficile, trovare il libro giusto in mezzo a tanta merda è un'impresa.
    Nell'improbabile caso in cui abbia sentito la mia mancanza, non mi sono congiunta al maestro Manzi, preferisco stare qui col maestro Bagnai.
    (dovrà sopportarmi ancora un bel po'... se le cose vanno secondo le statistiche dovrà sopportarmi per sempre, relativamente al suo orizzonte temporale).

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    1. Nell'improbabile caso in cui abbia sentito la mia mancanza, non mi sono congiunta al maestro Manzi

      … casomai al maestro manzo… ehm...

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  10. Mio padre era di Lecce. Splendida città, famosa per i sui palazzi barocchi realizzati in pietra leccese alcuni dei quali ha avuto la gentilezza di mostrare in fotografia. Quanti ricordi! Città di cultura che, spero, abbia risposto positivamente alle idee esposte nel suo libro. Altri piatti semplici, di antica cultura popolare, oltre alle famose orecchiette e alle sagne incannulate con sugo di pomodoro e polpettine di carne, ci sono le frise oppure le cicorie con crema di fave e crostini di pane conditi con il famoso olio pugliese. Il tutto accompagnato con il forte e aromatico vino del posto (detto in dialetto mieru). Anche questa è cultura ......... Buona permanenza e buon appetito!!!

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  11. A proposito di Lecce (e di Italia):

    http://www.independent.co.uk/news/science/archaeology/rising-damp-excavation-at-cafe-in-lecce-unearths-2500-years-of-italian-history-in-3000-incredible-objects-10186065.html

    … e fanculo ai tantormaisti!

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  12. Così è stato a Lecce, purtroppo l'ho scoperto solo oggi. Peccato.
    Se fossi venuto avrei posto questa domanda (anche se sicuramente sarebbe più adatta per Borghi):
    Guardando l'ultimo Country Report della CE mi pare che per il Mezzogiorno l'uscita dall'euro significherebbe fondamentalmente ritornare in pentola dopo essere saltati nella brace (a partire dagli anni '80 sembra di vedere il confronto fra due Paesi diversi).
    Al netto dell'Onor di Patria, al Sud che torna?

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  13. È stato un bellissimo incontro, un semplice grazie è troppo poco! Avrei voluto tenere il prof tutto per me e parlare fino allo sfinimento del Sud e di quale sviluppo possiamo creare oltre l'euro...

    Invece sono rimasto con tanto d'occhi, cercando di "rubare il mestiere", osservando come si sta nella polis. Come si parla per convincere piuttosto che per vincere. Io tendo a frequentare gente schietta e diretta, e spesso resto senza parole di fronte all'ipocrisia e all'affettazione dei bambini-soldato euristi. Il prof invece è sempre pronto e tranquillo, abile a trovare la fallacia nei ragionamenti altrui e sbriciolarli, senza scomporsi. Ma come fa a essere così calmo!
    (Che poi... Io so di essere un cafone inside... Ma forse nemmeno in Cazzonia un bloggherino del 93 può pensare di chiedere a un professore di mandargli il libro in pdf per mail! Era meglio quando c'erano i baroni veri in uni...)
    A parte questo: il prof ha sgamato subito la mia ambizione divorante: fare la comune a Lecce. :)
    No, seriamente, ho smesso con certe robe. Però, cari frequentatori di questa singolarità... Parliamone. Scambiamoci le idee. Troviamoci. Io vorrei tanto un partito sudista di sx con le idee chiare su come sviluppare la nostra terra - all'interno dell'Italia, if possibile. Ma prima dobbiamo essere capaci di essere assolutamente noi stessi, come ha concluso il prof. Non è facile, anzi è davvero un casino, specie quando si è in due - Gemelli...). Ma la cosa fondamentale che si impara qui, è che non basta aspettare che te lo dica qualcun altro... se vuoi essere un uomo, e non un servo. Ancora grazie.

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    1. Anche io ho saputo solo oggi dell'evento leggendo questo post. Avrei avvisato alcuni amici conterranei a cui ho regalato/consigliato libri e letture.

      Quindi un bell'incontro? Come hanno reagito gli indigeni? Una buona partecipazione e vivo interesse? Ci sono riprese filmate dell'incontro?

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    2. Scusatemi. Sto organizzando un minimo di comunicazione per i soci di a/simmetrie, ma sono solo. Voi non mi seguite su Twitter né su Facebook, chi mi segue non mi segue né su Twitter né su Facebook, e sono quindi nell'infausta condizione di dover fare il segretario della mia segretaria affinché i miei seguaci mi seguano. Capisco il vostro punto di vista, ma dal mio capirete che ciò è doppiamente paradossale.

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    3. @Giambattista: Al 2° incontro la Feltrinelli era piena, ed eravamo tutti con Bagnai. Anche diversi avventori casuali ascoltavano con interesse. La Poli Bortone non è pervenuta. Il giovine piddino è stato asfaltato, ma non aveva mezzi per accorgersene. Come tipi umani una menzione speciale per i "Bagnai facce Lenin dicce che fare": notevole la risposta: siate voi stessi.

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